FORTE DEI MARMI. Il sindaco Umberto Buratti entra nel merito alla decisione della commissione consiliare della Cava Fornace, che ha posto il divieto per la realizzazione dell’impianto di depurazione all’interno della discarica per il trattamento del percolato e che trattando le acque in loco, le avrebbe successivamente riversate pulite nella Fossa Fiorentina

. Un progetto, fortemente ostacolato dalle associazioni ambientaliste, a cui adesso è arrivato anche lo stop della commissione consiliare, perché ritenuto troppo pericoloso per le aree umide protette intorno e per la falda acquifera che alimenta gli acquedotti del comprensorio circostante. “Innanzi tutto ringrazio il sindaco di Montignoso Narciso Buffoni per il sostegno profuso in questa delicata situazione. La mia amministrazione, la sola in tutta la Versilia, è sempre stata molto attenta a tutte le problematiche che, nel corso degli anni, hanno interessato questo sito.

Tant’è che, nel 2011, tramite l’associazione Italia Nostra, abbiamo concesso un contributo di 5.000 euro al Comitato dei cittadini di Montignoso per far fronte alla spese legali sostenute per scongiurare o quanto meno limitare i danni al territorio e alle persone per la riclassificazione della cava Fornace. Una battaglia intrapresa dal comitato contro questa operazione, a cui abbiamo voluto dare il sostegno politico e concreto. La salvaguardia del territorio, infatti – prosegue il sindaco- è uno degli obiettivi prioritari della mia amministrazione e mai come in questo periodo, in cui siamo impotenti testimoni di eventi ambientali catastrofici, capiamo l’importanza di una politica di prevenzione e tutela del nostro pianeta. Ritengo sia un dovere per ogni amministrazione appoggiare quelle iniziative che operano in questa direzione.

Pertanto, il monitoraggio della situazione riguardo alla cava Fornace sarà sempre uno delle nostre priorità, dato che le eventuali criticità, che potrebbero crearsi a causa di un utilizzo non adatto del sito, metterebbero a rischio la salute dei cittadini e quella del territorio. Un prezzo troppo alto da pagare per l’intero comprensorio versiliese, che deve essere protetto come un bene prezioso”.

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